Portatile ed effetto toast: cosa hanno in comune?
In questi giorni è emerso che si può parlare di vera e propria sindrome da tostapane. A rischiare di esserne affette sono quelle persone che abitualmente lavorano con il proprio portatile appoggiato sulle gambe. Bisogna quindi prestare molta attenzione a dove si appoggia il proprio pc perché il calore che esso emana, a contatto con la nostra pelle, provoca effetti indesiderati. Il consiglio è sempre quello di mettere una basse fra le due cose o meglio mettere qualunque cosa che possa interrompere il contatto diretto e proteggere le nostre gambe.
A fare il giro del mondo è soprattutto il caso di un dodicenne. Tutta la vicenda è stata ampiamente descritta e documentata sulla rivista "Pediatrics". In queste pagine si può quindi leggere come al ragazzino siano spuntate, soprattutto su una coscia, alcune macchie. Secondo quanto scritto sembra proprio che l’origine di questo sintomo sia da far risalire al contatto fra la pelle e il computer dello stesso. La causa principale sarebbe pertanto il forte calore emanato dalla macchina.
Il giovane, che è stato curato in Svizzera, pare che si sia rivolto al medico dopo che per diversi mesi aveva giocato al computer, praticamente tutti i giorni, tenendo lo stesso sempre sulla stessa coscia. Complice il bel tempo e il caldo, la parte interessata era priva di qualsiasi protezione. Non è infatti difficile immaginare come possano essere andate le cose. L’azione quotidiana è comune a molti di noi. D’estate tendiamo a viaggiare più scoperti indossando pantaloncini corti e canottiere. Senza pensare troppo usiamo con tutta normalità il portatile e se siamo privi di un appoggio stabile nelle mediate vicinanze, pur di non spostarci, sistemiamo il computer sulle nostre stesse gambe ritenendo che non possa succedere nulla. Anzi, molto spesso ci preoccupiamo di più del fatto che il computer ci possa cadere, ma mai e poi mai, arriviamo a pensare che la nostra pelle possa subire danni.
Il ragazzino aveva la pelle decolorata. Le macchie si presentavano uguali a quelle che fuoriescono quando vi è un'esposizione ripetuta al sole. I medici, Andreas Arnold e Peter Itin dell'università di Basilea, che lo hanno curato hanno spiegato come sia successo il tutto: “Il piccolo si è accorto della sensazione di calore sul lato sinistro ma non ha cambiato posizione”. In generale i ricercatori spiegano che: “Questo problema si presenta quando si è esposti a una fonte di calore non abbastanza elevato da provocare ustioni in qualche caso può dare una decolorazione permanente della pelle, e a lungo termine in rarissimi casi può portare anche al cancro”.
Dopo aver letto tutto ciò c’è da ripromettersi di prestare maggiore attenzione e di pensare bene alle cose che si stanno facendo. La decolorazione non è una malattia grave e non comporta grossi problemi, ma comunque provoca sempre un inestetismo che si può evitare.
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