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Tiroide: una donna su due ha noduli alla tiroide, solo il 10% da curare

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^buio e luce^
view post Posted on 30/9/2010, 08:13     +1   -1




Tiroide: una donna su due ha noduli alla tiroide, solo il 10% da curare

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Circa la metà delle donne italiane, se sottoposte ad una ecografia tiroidea scoprirebbe di avere dei noduli, con una probabilità 8-10 volte superiore rispetto agli uomini. E’ la stima emersa da un convegno scientifico sulla tiroide che si è svolto al Policlinico Gemelli di Roma, dal titolo “La tiroide è donna: prevenzione, diagnosi e terapia delle malattie tiroidee nel sesso femminile”. Durante l’incontro sono state affrontate le problematiche legate a questa ghiandola che provoca disturbi soprattutto nelle donne.

Le malattie della tiroide colpiscono prevalentemente le donne
”Si tratta di una percentuale molto elevata – ha precisato Aldo Pinchera, endocrinologo dell’università di Pisa – ma solo in pochi casi siamo di fronte a noduli che devono essere trattati”, chirurgicamente o con una terapia farmacologica stabilita da uno specialista. Una percentuale che, secondo Alfredo Pontecorvi, endocrinologo dell’università Cattolica di Roma è più bassa del 10%.

I noduli della tiroide, secondo gli esperti, non sono in aumento nella popolazione femminile, piuttosto è in crescita il numero di esami diagnostici che permettono di rilevarli. I casi di ipotiroidismo o ipertiroidismo, disfuzioni vere e proprie di quest’organo, che indicano, rispettivamente una scarsa secrezione degli ormoni tiroidei nel sangue o, al contrario, un loro eccessivo rilascio, necessita di un trattamento farmacologico, soprattutto se le donne che ne soffrono sono in gravidanza. Gli ormoni tiroidei prodotti dalla tiroide si occupano di regolare il metabolismo: da loro dipende cioè il modo in cui l’organismo utilizza le sostanze nutritive, ma agisce anche indirettamente su altre funzioni quali il battito cardiaco e la temperatura corporea. Ecco allora che se la tiroide si ammala si va incontro a stanchezza, disturbi dell’umore e della memoria a breve termine, gonfiori, perdita di capelli, alterazioni del colesterolo ed il peggioramento dell’aterosclerosi (con aumento del rischio cardiovascolare) ed infine, ma soprattutto per le fanciulle, alterazioni del peso corporeo.

Secondo uno studio condotto da Pontecorvi la diffusione dell’ipotiroidismo in un campione femminile è dell’8%, mentre i casi di ipertiroidismo si attestano all’1%. La natura dei noduli tiroidei è nella gran parte dei casi benigna, particolarmente nella donna; solo il 5-6% ha un’origine tumorale (carcinoma papillare il più frequente).

Per questo nel corso del convegno si è sottolineato un aspetto fondamentale: la prevenzione fatta attraverso regolari controlli. Spiega il Prof. Pinchera: “molte donne non si accorgono che la loro tiroide sta funzionando meno perché la malattia è subdola e lenta a svilupparsi e, dunque, ci si abitua progressivamente a star peggio”.

Adriana Ruggeri (newnotizie.it)
 
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