|
| Guadagnare online: mito o realtà? di Francesco NapoletanoVota1 2 3 4 5 Risultato Strumenti utili Carattere fonte Veniamo ora alla pubblicità “Pay per Action” Il principio di funzionamento del Pay Per Action è “mi paghi se vendi” o “mi paghi se hai una prenotazione” o “mi paghi se hai un contatto” come dice questo articolo di Teammateslab.
Di solito si ragiona a “percentuale”: si riceve un piccolo fee sulla vendita effettuata dal sito che pubblicizziamo come dicevamo prima. Se i ricavi in questi casi sono teoricamente molto più alti rispetto alla pubblicità PPC è molto più difficile “convincere” l’utente ad effettuare l’azione che ci permette di guadagnare.
Anche in questo caso più ci s’impegna (pubblicizzando il proprio sito, ecc…) più si guadagna. Bisogna quindi valutare, caso per caso, se il gioco vale la candela. Quanto si porta a casa alla fine del mese? Pochino se non si è costanti e fortunati, ma qualcosa si guadagna.
Sogniamo un po’: in USA (vista anche la diffusione della lingua inglese rispetto alla nostra) è tutta un’altra vita, non che sia più facile per carità, ma ci sono molti più casi di successo rispetto a noi.
C’è un personaggio che mostra sul suo blog assegni Adsense a 6 cifre da oltre 100.000 dollari e non è il solo. Nomi come John Chow e Darren Rowse sono molto noti a chi ha intrapreso la strada del guadagno online.
Non hai un sito web ma sei bravo a scattare fotografie, programmare, disegnare, ecc…? Puoi guadagnare anche tu online. Grazie a piattaforme come iStockphoto possiamo vendere il frutto del nostro lavoro su grandi marketplace guadagnando discretamente.
Come funziona? Poniamo di aver scattato una bella foto di un paesaggio. Possiamo metterla in vendita su iStockphoto a pochi dollari. Ogni volta che qualcuno acquista la nostra foto su iStockphoto noi guadagnamo qualcosa: il resto va a chi ha creato la piattaforma. Moltiplicate questo guadagno per 10 o 20 belle foto e vi renderete conto che sfruttare una dote naturale può essere molto remunerativo.
Stessa cosa capita per piccoli software, template grafici per siti web e altri prodotti “digitali” come basi musicali o piccoli video (ovviamente creati senza violare alcun copyright).
Quanto si guadagna? Dipende da quanto si riesce a vendere. Questo genere di piattaforme di solito pagano meglio chi garantisce un flusso costante di acquisti, di conseguenza guadagna di più chi è più bravo e produce di più.
Se si è bravi a scrivere c’è la possibilità di diventare autori di blog professionali: mediamente si è pagati 3 euro ad articolo. Se siete scrittori prolifici può essere una fonte di reddito non indifferente.
Per concludere: non è un mito quello del guadagno online. E’ un mito il pensare di guadagnare senza far fatica o senza impegnarsi come promette qualcuno (diffidate da questo genere di persone).
Se...Read the whole post... |
|